Qual è il momento giusto per il trekking? Ovviamente, quando hai voglia di passeggiare. Ma la cosa più importante non è il periodo, ma il tracciato. La penisola istriana ha un clima mite che offre agli escursionisti percorsi in cui convivono storia, natura e tradizioni.
La segnaletica è ben visibile e basta seguire le indicazioni dei sentieri che volete percorrere. Se arrivi da Dignano, dopo circa 1,5 km a piedi raggiungi le rovine della chiesa di Santa Caterina. Una testimonianza del XIV secolo dedicata ai protettori della lingua e dei linguaggi complessi. Percorrendo la strada di un’altra collina, si segue un sentiero piacevole con una salita semplice e dei muri a secco (dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità). Tra i cespugli spuntano asparagi selvatici e più avanti si scorge un piccolo stagno che somiglia a una piscina, ma che in realtà è un laghetto di accumulo di acqua sorgiva e che gli abitanti locali chiamano “Fontana”. Se si continua a a salire in cima alla collina, si trovano i resti di un’altra chiesa: quella di San Michele. È stata costruita sui resti di un antico monastero, che risale al 1855 ed eretto per volontà del Monsignore Medellin. Il monastero fu costruito probabilmente tra il VII e VIII secolo, e viene citato per la prima volta da Papa Alessandro III nel 1177. Il Santo Padre era in visita nel territorio istriano e annotta la presenza del monastero nei suoi scritti. La leggenda narra che proprio qui, tra il 1328 e il 1367, visse e morì il Beato Giuliano, il futuro patrono di Valle.